Gli esami delle Urine
L'analisi
delle urine, che rappresenta una parte
integrante della routine medica, comprende
il rilevamento dei principali caratteri
fisici (aspetto, colore, densità) dell'urina
e una serie di ricerche chimiche volte
a individuare in essa la presenza e
la quantità sia delle sostanze che ne
fanno naturalmente parte, sia delle
sostanze, quali proteine, glucosio,
emoglobina, corpi chetonici, urobilinogeno,
pigmenti biliari, che, se non vi sono
problemi, devono risultare assenti.
COME
PREPARARSI
Perché
l'esame dia risposte attendibili è necessario
rispettare alcune regole nella raccolta
delle urine. Innanzitutto è opportuno
effettuare un accurato lavaggio dei
genitali esterni, senza dimenticare
di sciacquare accuratamente e ripetutamente
le parti intime, allo scopo di eliminare
ogni traccia di sapone.
Quindi, l'urina deve essere raccolta
in un contenitore sterile.
- Contrariamente
a quanto in genere si crede, non è
vero che le analisi danno risultati
più attendibili se vengono effettuate
sull'urina raccolta al mattino. In
realtà, le urine del mattino sono
più concentrate.
- Di
fatto, però, visto che di solito la
consegna degli esami delle urine al
laboratorio è prevista di mattina,
è più comodo eseguire la raccolta
appena svegli, per non avere il problema
di dove conservare il contenitore.
RISULTATI:
L'ASPETTO
Nella valutazione dell'aspetto vengono
presi in considerazione il colore e la
limpidezza o torbidità dell'urina. In
condizioni normali, l'urina appare limpida
e di colore giallo paglierino.
- La
sua caratteristica colorazione è dovuta
principalmente alla presenza di urocromo,
urobilinogeno, uroeritrina e coproporfina,
che sono pigmenti (sostanze colorate)
prodotti dall'organismo ed eliminati
dai reni da cui appunto dipende la
formazione dell'urina.
- Sempre
in assenza di problemi l'urina è limpida
quasi come l'acqua.
VALORI
NORMALI:
Giallo
paglierino |
Limpide
|
Se
sono torbide...
La
torbidità può essere dovuta a:
- precipitazione
di fosfati a pH alcalino, ossia temporaneo
aumento di sali poco solubili). In
questo caso, si tratta di un reperto
normale, che non nasconde alcuna malattia
- presenza
di pus (c'è un'infezione delle vie
urinarie)
- presenza
di muco (denuncia un'infezione delle
vie urinarie)
- presenza
di batteri (denuncia un'infezione
delle vie urinarie).
Se
sono rosse...
Qualsiasi
sfumatura rossa nelle urine, chiara
o scura che sia, può, segnalare un'anomala
presenza di sangue che può essere confermata
dall'esame per la ricerca dell'emoglobina.
- Può
però, più semplicemente, essere in
relazione con l'assunzione di particolari
farmaci o con il consumo di determinati
alimenti.
- In
pratica la colorazione rossa può essere
dovuta a:
- contaminazione
dal flusso mestruale
- perdita
di sangue dai reni (dovuta, per
esempio alla presenza di calcoli)
- infiammazione
della vescica (cistite)
- porfiria
congenita (è una malattia ereditaria
che comporta un'alterazione del
metabolismo di particolari sostanze,
le porfirine, che sono i precursori
dell'emoglobina)
- assunzione
di farmaci contenenti:
- piridio
- lassativi
a base di cascara
- clorochina
- fenitoina
- ibuprofene
- L-Dopa
- metil-Dopa
- nitrofurantoina
- fenacetina
- chinino
- rifampicina
- sulfametossazolo
- assunzione
di barbabietole.
Se
sono di colore verde-blu...
L'assunzione
di blu di metilene rappresenta l'unica
causa di questa insolita colorazione,
che scomparire non appena l'organismo
smaltisce tutta sostanza introdotta.
- Il
blu di metilene è un antisettico che
viene ulilizzato come antidoto in
caso di avvelenamenti da cianuro,
nitrati o coloranti a base di anilina.
- Viene
usato anche localmente per disinfettare
la pelle e talora viene impiegato,
per via endovenosa, come mezzo di
contrasto durante particolari interventi
chirurgici.
- E'
contenuto, inoltre, in alcuni preparati
per la disinfezione delle vie urinarie.
Se
sono di colore rosso-arancione...
Una
colorazione simile a quella del tuorlo
d'uovo può far pensare a un eccessiva
quantità di urobilina, un prodotto di
trasformazione della bilirubina (sostanza
di scarto del fegato che viene eliminata
con le feci), normalmente presente nelle
urine solo in minime tracce.
- L'aumento
dell'urobilina nelle urine può essere
il segnale di alcune malattie a carico
del fegato o del sangue. Per formulare
la diagnosi questo dato deve essere
confrontato con gli altri esiti dell'esame
delle urine, nonché con i risultati
dell'esame del sangue.
- In
pratica, tale colorazione può essere
dovuta a:
- alterazioni
della funzionalità del fegato
- epatite
virale
- cirrosi
epatica
- anemia
severa.
Se
sono di colore verde-marrone...
Questa
eventuale colorazione è causata dalla
presenza di pigmenti biliari (bilirubina),
che sono sostanze di scarto. del fegato.
Talora possono conferire alle urine
una colorazione marrone brillante.
- La
presenza di pigmenti biliari, che
deve poi essere confermata dalle analisi
chimiche che permettono di isolarli
e di dosarne la quantità, è sempre
espressione di un'alterata funzionalità
del fegato.
- In
pratica, tale colorazione verde-marrone
può essere dovuta a:
- epatite
virale acuta
- calcoli
della colecisti
- insufficienza
epatica.
Se
sono di colore giallo intenso....
L'assunzione
di preparati contenenti vitamine
del gruppo B conferisce al giallo
delle urine, naturalmente chiaro
e brillante, una gradazione più
intensa che si mantiene tale fino
alla sospensione della cura.
Se
sono di colore rosa pallido...
I
farmaci contenenti piramidone, utilizzati
per esempio nelle malattie reumatiche,
colorano l'urina di un rosa omogeneo
e brillante, molto diverso da quello
provocato dalla presenza di sangue.
LA
DENSITA' (PESO SPECIFICO)
Questo
dato permette di valutare se e in
che misura i reni sono in grado di
eliminare le varie sostanze di scarto
dell'organismo.
- In
generale, se il peso specifico
è più alto rispetto alla norma,
significa che l'organismo si è
impoverito dei suoi liquidi; se
invece è più basso indica che
nell'urina sono presenti modeste
quantità di sostanze di scarto.
VALORI NORMALI: 1007-1030.
- Una
diminuzione rispetto ai valori
normali può essere il segnale
di:
- diabete
insipido
- insufficienza
renale cronica.
- Un
aumento rispetto ai valori
normali può essere il segnale
di numerosi disturbi, tra cui:
- diabete
mellito scompensato
- glomerulonefriti
- ostruzione
delle vie urinarie
- assunzione
di diuretici.
IL
PH URINARIO
Il pH è il grado di acidità delle
urine.
VALORE NORMALE: 4,5-8.
- Un
valore inferiore (urine acide)
potrebbe essere in relazione con:
- dieta
troppo ricca di proteine (come
carne, uova, formaggio)
- dieta
molto ricca di frutta (in
particolare di mirtilli)
- assunzione
di preparati che contengono
cloruro di ammonio
- assunzione
di preparati contenenti metionina.
- Un
valore superiore (urine alcaline)
potrebbe essere in relazione con:
- dieta
molto ricca di agrumi.
- assunzione
di preparati contenenti bicarbonato
di sodio
- assunzione
di preparati contenenti citrato
di potassio
- infezione
delle vie urinarie.
LE
PROTEINE
Le proteine
che vengono ricercate nelle urine
sono l'albumina e le globuline. In
condizioni normali sono presenti in
quantità così modeste da non essere
rilevabili all'analisi.
- Questo
dato fornisce importanti informazioni
riguardo la funzionalità dei reni;
la presenza di proteine è infatti
sempre in relazione con un'alterazione
del meccanismo renale di filtrazione
delle urine.
VALORI NORMALI: 2-150
milligrammi per millilitro di
sangue (oppure assenti).
- La
presenza di proteine nelle urine
può essere in relazione con tantissime
cause. Quanto più alta è la quantità
di proteine rilevata tanto più
è importante la malattia.
- Di
seguito sono indicati i più frequenti
problemi, di cui la proteinuria
(presenza di proteine nelle urine)
può essere il segnale. Sono indicati
in ordine di importanza, dal più
banale (aumento lieve rispetto
ai valori normali) al più severo
(aumento molto significativo rispetto
ai valori normali):
- malattie
febbrili
- accumulo
di stress
- attività
fisica intensa in assenza
di un adeguato allenamento
lunga esposizione al freddo
- infezioni
del tratto urinario
- ipertensione
arteriosa
- diabete
- pielonefrite
cronica
- rene
policistico
- nefropatia
diabetica media
- insufficienza
cardiaca
- nefropatia
diabetica grave
- lupus
eritematoso
- tumori
della vescica o dei reni.
IL
GLUCOSIO
In condizioni normali il glucosio
(zucchero) non è presente nelle urine
perché i reni provvedono al suo riassorbimento.
Se compare nelle urine, dando luogo
alla cosiddetta glicosuria, segnala
uno scorretto utilizzo degli zuccheri
da parte dell'organismo.
VALORI NORMALI: assente.
- La
presenza di glucosio nelle urine
può essere dovuta a numerosi disturbi,
tra cui:
- diabete
mellito
- ipertiroidismo
- pancreatite
- fibrosi
cistica
- tumore
del cervello
- insufficienza
epatica
- assunzione
di farmaci contenenti cortisone
- assunzione
di farmaci contenenti diuretici
tiazidici
- assunzione
di estroprogestinici (contraccettivo
orale).
L'EMOGLOBINA
L'emoglobina,
contenuta nei globuli rossi, in condizioni
normali non deve essere presente nelle
urine.
VALORE NORMALE: assente.
- La
presenza di emoglobina nelle urine
si riscontra in caso di:
- infarto
renale
- assunzione
di farmaci contenenti fenacetina
- assunzione
di farmaci contenenti chinino
- assunzione
di farmaci contenenti arsenico
- ustioni
- anemia
emolitica
- malaria.
GLI
ENZIMI
Questo
esame serve a ricercare la presenza
di due particolari enzimi, Ldh (lattico-deidrogenasi)
e Lap (L-alanina-aminopeptidiasi),
normalmente contenuti nel sangue e
assenti nelle urine.
- Questo
esame fornisce ulteriori indicazioni
sulla funzionalità dei reni.
VALORE NORMALE: assenti.
- La
presenza di Ldh si riscontra in
seguito a manovre invasive condotte
sulle vie urinarie (per esempio,
cistoscopia), oppure può essere
il segnale di:
- glomerulonefrite
- nefropatia
diabetica
- infarto
renale
- tumore
della vescica
- tumore
della prostata
- tumore
del rene.
- La
presenza dell'enzima Lap nelle
urine può essere il segnale di:
- infiammazioni
a carico del rene
- tumore
del rene.
I
CORPI CHETONICI
I
corpi chetonici sono sostanze che
derivano dalla degradazione degli
acidi grassi. La loro presenza nelle
urine può segnalare un cattivo utilizzo
da parte dell'organismo degli zuccheri
e dei grassi, che può essere dovuto
a varie alterazioni a carico dell'organismo.
VALORE NORMALE: assenti.
- La
presenza di corpi chetonici nelle
urine si riscontra in caso di:
-
- diabete
insulino-dipendente scompensato
- digiuno
prolungato
- malattie
caratterizzate da febbre e
vomito
- intolleranza
agli zuccheri
- alcolismo
cronico
- tireotossicosi
- cachessia
- dieta
troppo ricca di grassi (per
esempio di burro o panna)
- sforzi
fisici prolungati
- esposizione
al freddo
- vomito
gravidico.
I
NITRITI
I nitriti sono sostanze che si formano
nelle urine quando le vie urinarie
(reni, ureteri, vescica, uretra) diventano
sede di un'infezione causata da batteri,
tra cui escherichia coli, stafilococco,
enterococco, pseudomonas.
VALORI NORMALI: negativo.
- La
positività segnala un'infezione
delle vie urinarie causata da
uno dei batteri sopracitati.
- La
negatività non esclude automaticamente
la presenza di un'infezione, perché
esistono infezioni causate da
batteri diversi da quelli menzionati
che non determinano la presenza
di nitriti.
L'UROBILINOGENO
L'urobilinogeno
è un prodotto di trasformazione della
bilirubina che viene normalmente eliminato
con l'urina in minime tracce. Quando
è presente in quantità superiori alla
norma, le urine assumono una caratteristica
colorazione marrone.
VALORE NORMALE: 0,5-2,5
milligrammi.
- L'eventuale
assenza di urobilinogeno è il
segnale di una severa alterazione
della funzionalità epatica.
- Un
aumento si riscontra in caso di:
- anemia
emolitica
- epatite
virale
- cirrosi
- tumore
del fegato.
LA
BILIRUBINA
La bilirubina proviene dalla distruzione
dell'emoglobina ed è prodotta dal
fegato. La sua presenza eccessiva
nelle urine conferisce una caratteristica
colorazione marrone e la formazione
di una schiuma gialla.
VALORI NORMALI: 0,02 milligrammi
per 100 millilitri di urina.
- Un
aumento rispetto ai valori normali
può essere il segnale di:
- cirrosi
epatica
- epatite
virale
- epatite
tossica
- epatite
da assunzione di farmaci nocivi
per il fegato.
IL
SEDIMENTO
Il
sedimento è l'insieme dei corpuscoli
contenuti nelle urine. Viene ottenuto
mediante centrifugazione delle urine
stesse.
- Nel
sedimento sono normalmente presenti,
anche se in minime quantità, i
seguenti elementi: eritrociti
(globuli rossi), leucociti (globuli
bianchi), cellule epiteliali,
cilindri, cristalli e batteri.
I
LEUCOCITI (GLOBULI BIANCHI)
VALORI
NORMALI: 4-8.
- Un
aumento dei leucociti può essere
segnale di:
- cistite
acuta
- prostatite
- uretrite
- calcoli
renali
- pielonefrite.
GLI
EOSINOFILI (UN TIPO DI LEUCOCITA)
VALORI
NORMALI: assenti.
- L'eventuale
presenza di eosinofili può essere
il segnale di:
- nefrite
acuta
- glomerulonefrite
- pielonefrite
- ostruzione
delle vie urinarie
- prostatite
- tumore
della vescica.
GLI
ERITROCITI GLOBULI ROSSI
VALORI
NORMALI: 20.000-1.000.000.
- Un
aumento degli eritrociti può essere
conseguente all'assunzione di
particolari farmaci, quali salicilati,
atropina, sulfamidici, anticoagulanti).
- Potrebbe
anche essere il segnale di:
- cistite
- uretrite
- prostatite
- ipertrofia
prostatica
- calcoli
renali
- cirrosi
epatica
- porpora
- tumore
del rene
- rene
policistico.
LE
CELLULE EPITELIALI
Le
cellule epiteliali provengono dallo
sfaldamento delle vecchie cellule
del tessuto di rivestimento della
vescica e dell'uretra (canale che
mette in comunicazione la vescica
con l'esterno).
VALORI NORMALI: poche unità.
- Un'eventuale
presenza significativa di cellule
di sfaldamento può essere conseguenza
di:
- applicazione
di catetere uretrale (attraverso
l'uretra)
- massaggio
prostatico.
I
CILINDRI
Sono
elementi che prendono origine dai
reni, e sono costituiti, a seconda
del tipo, da globuli rossi, globuli
bianchi, cellule epiteliali. In
base alle loro costituenti vengono
suddivisi in: jalini, granulosi,
eritrocitari, leucocitari, cerei,
pigmentati, epiteliali.
- La
presenza di ciascun tipo di cilindri
può segnalare l'esistenza di un
particolare problema.
- Cilindri
jalini: in genere non hanno
alcun significato clinico. Si
riscontrano in seguito a un anestesia
generale, dopo un intenso sforzo
fisico, in caso di malattie febbrili.
Solo se sono molto numerosi (eventualità
che viene segnalata nel referto)
possono essere la spia di nefrite
(infezione del rene).
- Cilindri
granulosi: sono costituiti
da cellule di disfacimento provenienti
dai reni. La loro presenza può
essere segnale di nefropatia (alterazione
dell'attività dei reni) se è associata
alla presenza nelle urine di proteine.
- Cilindri
eritrocitari: sono costituiti
da globuli rossi (eritrociti)
e la loro presenza può segnalare
una nefrite (infezione a carico
del rene).
- Cilindri
leucocitari: sono costituiti
da globuli bianchi (leucociti)
e la loro presenza può segnalare
una pielonefrite (si tratta di
un'infezione che interessa i reni
e gli ureteri, che sono i canali
che collegano i reni alla vescica).
- Cilindri
cerei: sono costituiti da
vari elementi che li rendono di
consistenza densa e omogenea.
La loro presenza può essere il
segnale di una seria alterazione
a carico dei reni.
- Cilindri
pigmentati: sono costituiti
principalmente da emoglobina e
pigmenti biliari. La loro presenza
nelle urine può essere il segnale
di emolisi (rottura della membrana
dei globuli rossi) oppure di alterazione
della funzionalità del fegato.
- Cilindri
epiteliali: sono costituiti
principalmente dalle cellule di
sfaldamento dell'epitelio. La
loro presenza nelle urine può
essere il segnale di glomerulonefrite
(infezione a carico del glomerulo,
che è l'insieme di vasi capillari
raggomitolati e avvolti in una
capsula che ha la funzione di
filtrare l'urina).
I
CRISTALLI
I
cristalli sono elementi normalmente
presenti nelle urine anche in assenza
di particolari problemi. I più comuni,
che non segnalano una malattia,
sono:
fosfati amorfi
fosfati tripli
biurato di ammonio
fosfato di calcio
carbonato di calcio
cristalli di acido urico
urati amorfi
ossalato di calcio.
- La
loro eventuale presenza, indicata
nel referto, non segnala nulla
di particolare. I cristalli presenti
in stati patologici sono invece
quelli elencati.
- Cistina:
può segnalare la sindrome di De
Toni-Fanconi-Debrè (è una particolare
malattia dei reni) oppure di cistinuria
(malattia ereditaria che porta
alla formazione di calcoli renali).
- Leucina:
può segnalare la presenza di un'insufficienza
epatica.
- Tirosina:
può segnalare la presenza di un'insufficienza
epatica.
- Cristalli
di sulfadiazina: la loro presenza
è in relazione con l'assunzione
di sulfamidici.
I
BATTERI
In
condizioni normali l'urina è sterile.
I batteri possono essere individuati
nelle urine, durante l'esame del
sedimento, qualora sia in atto un'infezione
delle vie urinarie o dell'apparato
genitale.
- Di
seguito sono indicati i germi
patogeni (infettanti) di più frequente
riscontro.
- Neisseria
gonorhoeae: batterio responsabile
della gonorrea, una malattia a
trasmissione sessuale.
- Pseudomonas
aeruginosa: batterio responsabile
di cistiti e uretriti.
- Escherichia
coli: batterio responsabile
dell'80 per cento delle cistiti.
- Proteus:
batterio responsabile anche di
infezioni delle vie urinarie.
- Stafilococco:
batterio responsabile di infezioni
urogenitali.
L'URINOCOLTURA
L'urinocoltura
è l'esame volto a individuare la
quantità totale di germi pericolosi
eventualmente presenti nelle urine.
Si tratta di un'analisi che consente
sia di diagnosticare con certezza
un'infezione delle vie urinarie
o a carico dell'apparato genitale
sia di individuare il tipo di germe
che ne ha causato la comparsa.
- In
base all'esito dell'urinocoltura
gli operatori compilano l'antibiogramma,
ossia indicano, in calce al referto,
i tipi di antibiotici che si rivelano
più efficaci per sconfiggere il
germe individuato.
- L'urinocoltura
può non essere eseguita qualora
dall'analisi dei batteri presenti
nel sedimento urinario sia già
emersa la presenza di batteri
patogeni che provocano la cistite:
questo dato è infatti sufficiente
per fare una diagnosi e non richiede
ulteriori accertamenti, soprattutto
se a esso si associano i sintomi
tipici della cistite (bruciore
durante la minzione e stimolo
frequente a urinare).
- A
differenza della ricerca dei batteri
nel sedimento urinario, che talora
dà esiti negativi anche se di
fatto i batteri patogeni sono
presenti, l'urinocoltura fornisce
sempre risultati attendibili.
VALORI NORMALI: inferiore
a 100 batteri per millilitro di
urina.
- Un
aumento rispetto ai valori normali
sta a significare che l'urina
è infetta, cioè contiene una quantità
di germi aggressivi nei confronti
delle vie urinarie (reni, ureteri,
vescica, uretra). I germi pericolosi
che si riscontrano più di frequente
sono i seguenti.
- Escherichia
coli: batterio responsabile
dell'80 per cento delle cistiti.
- Proteus:
batterio responsabile anche
di infezioni delle vie urinarie.
- Stafilococco:
batterio responsabile di infezioni
urogenitali.
- Enterococco:
batterio responsabile di infezioni
delle vie urinarie.
- Klebsiella:
batterio responsabile di infezioni
delle vie urinarie.
- Candida
albicans: miceto (fungo) che
si riscontra con frequenza nell'urina
delle persone indebolite, colpite
da diabete o immunodepresse a
causa di particolari malattie,
quali per esempio l'Aids.
- Trichomonas
vaginalis: parassita responsabile
di infezioni genitali femminili.
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