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                                 Gli esami del sangue 
                                
                                ESAME EMOCROMOCITOMETRICO 
                                 
                                Attraverso questo esame vengono accertati 
                                il numero e la condizione di tutte le cellule 
                                che formano il sangue. Viene suddiviso in vari 
                                sottoesami, ciascuno dei quali riguarda una 
                                determinata componente del sangue. Vediamoli uno 
                                per uno. LEUCOCITI (WBC) Viene 
                                evidenziato il numero totale dei globuli bianchi 
                                in un millimetro cubo di sangue: nel conteggio 
                                sono calcolati tutti i tipi di globuli bianchi 
                                (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, 
                                monociti). Questo esame serve a escludere la 
                                presenza di infezioni e a stabilire se le difese 
                                naturali svolgono correttamente il loro 
                                compito. VALORI NORMALI: da 
                                4.500 a 10.000, per uomini e donne. 
                                
                                - Un numero più basso può essere la 
                                spia di una minore capacità dell’organismo di 
                                difendersi dalle malattie, oppure di un generale 
                                indebolimento del corpo. 
                                
 - Un numero di leucociti più alto del 
                                normale indica sempre un’infezione in corso 
                                nell’organismo, oppure è un dato che si può 
                                riscontrare in seguito a un'intossicazione. E’ 
                                fondamentale, però, andare a vedere quale tipo 
                                di leucocita è presente in quantità anomala, 
                                attraverso l’esame della "formula leucocitaria". 
                                
  
                                
                                ERITROCITI 
                                (RBC) Viene evidenziato il numero di globuli 
                                rossi presenti in un millimetro cubo di sangue. 
                                 VALORI NORMALI: 4,5-5 milioni 
                                per l’uomo; 4,2-4,6 milioni per la 
                                donna.  
                                
                                - Un numero di globuli rossi inferiore 
                                al normale è il segnale di un’anemia, tanto più 
                                seria quanto più il numero di globuli è basso. 
                                La quantità minima di globuli rossi 
                                indispensabile per vivere si aggira intorno al 
                                milione per millimetro cubo di sangue. 
                                
 - Se i globuli rossi sono più numerosi 
                                del normale, si è in presenza di un disturbo 
                                chiamato genericamente policitemia. La 
                                policitemia può essere il segnale di una 
                                disidratazione dell’organismo dovuta a malattie 
                                che portano vomito e diarrea. Può essere anche 
                                in relazione con l’uso di farmaci contenenti 
                                testosterone, oppure può essere dovuta a 
                                enfisema polmonare o a malattie cardiache. Anche 
                                l’elevata altitudine, quale si può trovare in 
                                montagna, o un’intensa attività fisica condotta 
                                per lungo tempo, possono determinare un aumento 
                                di globuli rossi. 
  
                                EMATOCRITO (HCT) Viene 
                                evidenziato, in percentuale, quanto volume è 
                                occupato dai globuli rossi in 100 millilitri di 
                                sangue. VALORI NORMALI: 40-54% 
                                per l’uomo; 3 6-46% per la donna. 
                                
                                - Una percentuale più bassa della norma 
                                è sintomo di anemia, mentre una percentuale 
                                più alta segnala policitemia. L’esame 
                                ematocrito conferma le informazioni dell’esame 
                                per il conteggio dei globuli rossi. 
                                
  EMOGLOBINA (HGB) Indica la 
                                quantità di emoglobina (la sostanza che dà 
                                colore al sangue e trasporta l’ossigeno), 
                                espressa in grammi, presente in un decilitro di 
                                sangue. VALORI NORMALI: 13,5-18 
                                grammi per gli uomini, 11,5-16,5 grammi per le 
                                donne. 
                                
                                - Un valore basso di emoglobina è quasi 
                                sempre associato a una diminuzione dei globuli 
                                rossi, quindi viene interpretato come il segnale 
                                di un’anemia, dovuta a una malattia del sangue 
                                oppure a un’alterazione della funzionalità dei 
                                reni o del fegato. 
                                
 - Un valore più alto del normale si 
                                riscontra invece nella policitemia, ossia in 
                                presenza di un aumento del globuli rossi. Di 
                                conseguenza, conferma la presenza di una delle 
                                alterazioni di cui la policitemia può essere il 
                                segnale, tra cui per esempio l’enfisema 
                                polmonare (vedi "eritrociti"). 
  
                                VOLUME CORPUSCOLARE MEDIO 
                                (MCV) Viene evidenziato il volume medio 
                                dei globuli rossi, e può essere espresso in 
                                micron cubi (è un’unità di misura utilizzata per 
                                stabilire le dimensioni di elementi 
                                microscopici). VALORI NORMALI: 82-98 
                                micron cubi, per uomini e donne. 
                                
                                - Un volume alterato, sia maggiore sia 
                                minore di quello normale, è sempre il segnale di 
                                un’alterazione organica: questo dato, per essere 
                                significativo, deve essere messo in relazione 
                                con i risultati relativi all’emoglobina e agli 
                                eritrociti. 
  
                                CONTENUTO MEDIO DI 
                                EMOGLOBINA Attraverso questa analisi 
                                viene evidenziato il contenuto di emoglobina di 
                                ciascun globulo rosso. Questo contenuto viene 
                                espresso in picogrammi, cioè in un’unità di 
                                misura utile per pesare elementi 
                                microscopici. VALORI NORMALI: 27-32 
                                picogrammi, per uomini e donne. 
                                
                                - Valori inferiori o superiori servono 
                                a confermare quanto emerso dall’esame del 
                                dosaggio dell’emoglobina (vedi emoglobina ed 
                                eritrociti). 
  CONCENTRAZIONE MEDIA 
                                DI EMOGLOBINA Mentre l’Mch (contenuto 
                                medio di emoglobina) esprime il contenuto di 
                                emoglobina di ogni singolo globulo rosso, questo 
                                esame ne misura la concentrazione, ossia il 
                                rapporto tra il suo peso e il volume del globulo 
                                rosso in cui è contenuta. VALORI NORMALI: 
                                32%-38%, per uomini e donne. 
                                
                                - Un valore inferiore è il segnale di 
                                una forma di anemia. Può essere anche sintomo di 
                                un’iperidratazione, ossia di un accumulo 
                                eccessivo di liquidi nell’organismo. 
                                
 - Un aumento rispetto ai valori normali 
                                si riscontra nei casi di disidratazione 
                                (conseguente, per esempio, a una malattia 
                                febbrile associata a vomito e diarrea). 
                                
 - Può essere, inoltre, la spia di una rara 
                                malattia ereditaria, la sferocitosi, 
                                caratterizzata da un’alterazione congenita dei 
                                globuli rossi. 
  PIASTRINE 
                                (PLTS) Viene 
                                evidenziato il numero delle piastrine (le 
                                cellule del sangue prodotte dal midollo osseo) 
                                presenti in un millimetro cubo di 
                                sangue. VALORI NORMALI: 150.000-500.000 
                                per millimetro cubo, per uomini e donne. 
                                
                                
                                - La diminuzione del numero delle 
                                piastrine, detta trombocitopenia, si riscontra 
                                in seguito a trasfusioni di sangue, oppure dopo 
                                una cura prolungata a base di particolari 
                                farmaci, quali antibiotici, barbiturici, 
                                diuretici, sulfamidici, ipoglicemizzanti. Può 
                                inoltre essere il segnale di varie malattie 
                                organiche, tra cui: 
                                
                                - anemia 
                                
 - carenza di vitamina B12 e acido folico 
                                
 - mononucleosi infettiva e altre infezioni 
                                virali 
                                
 - leptospirosi 
                                
 - linfomi 
                                
 - malaria 
                                
 - rigetto del rene in seguito a trapianto 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - porpora 
                                
 - endocardite batterica (per esempio, 
                                conseguente a un’infezione da streptococco) 
                                
 - tifo 
                                
 - scarlattina. 
  
                                 - L'aumento del numero delle piastrine, 
                                definito trombocitosi, può essere conseguenza 
                                della prolungata assunzione di preparati a base 
                                di vitamina B12 e acido folico, oppure può 
                                essere in relazione con lo svolgimento di 
                                un’intensa attività sportiva o con la 
                                gravidanza: in questi due casi è considerato 
                                fisiologico, ossia naturale e quindi non 
                                significativo dal punto di vista medico. Può, 
                                però, essere segno di una delle seguenti 
                                malattie: 
                                
                                - morbo di Crohn 
                                
 - anemia emolitica 
                                
 - tumore. 
    
                                FORMULA LEUCOCITARIA E’ l’esame 
                                che stabilisce il numero e le caratteristiche 
                                dei vari tipi di globuli bianchi o leucociti. 
                                Eccoli, uno per uno. 
                                
                                  
                                NEUTROFILI 
                                 
                                Viene 
                                evidenziata la percentuale di neutrofili 
                                presenti nell’intera massa sanguigna, la loro 
                                forma e la loro dimensione. VALORI 
                                NORMALI: 55%-70%, per uomini e donne. 
                                
                                
                                - Se esiste qualche anomalia nella forma e 
                                nella dimensione, viene segnalata 
                                dettagliatamente dal medico analista: per questa 
                                descrizione non esistono parametri standard, 
                                ogni medico descrive quanto vede e dà le 
                                indicazioni utili per ulteriori indagini. 
                                
 - La diminuzione dei neutrofili può 
                                essere il segnale di molte malattie, che il 
                                medico deve poi individuare in base alla storia 
                                personale del malato e ai sintomi manifestati. 
                                Di seguito, sono indicati alcuni disturbi 
                                possibili: 
                                
                                - infezioni batteriche (tifo, paratifo, 
                                brucellosi, tubercolosi) 
                                
 - infezioni virali (epatite, influenza, 
                                rosolia, morbillo, varicella, mononucleosi 
                                infettiva) 
                                
 - malattie del sangue 
                                
 - malnutrizione 
                                
 - alcolismo. 
  
                                 - L’aumento dei neutrofili può, come 
                                del resto la diminuzione, essere determinato da 
                                tantissime cause, tra cui le più frequenti sono: 
                                infezioni generalizzate o localizzate, provocate 
                                più di frequente da streptococchi e più 
                                raramente da altri batteri o da virus e funghi; 
                                assunzione di ormoni steroidei o litio; 
                                intossicazione da farmaci, quali clorpropamide, 
                                serotonina, digitale, acetilcolina. 
                                
 - In gravidanza, durante il puerperio, dopo 
                                intensi sforzi fisici e nel periodo neonatale 
                                l’aumento dei neutrofili è considerato 
                                fisiologico, ossia naturale. 
  
                                
                                
                                  
                                EOSINOFILI 
                                 
                                Viene evidenziata la percentuale di eosinofili 
                                presente nell’intera massa 
                                sanguigna. VALORI NORMALI: 1%-4%, per 
                                uomini e donne. 
                                
                                - La diminuzione degli eosinofili è 
                                quasi sempre in relazione con una cura 
                                prolungata a base di preparati contenenti 
                                cortisone. 
                                
 - Il loro aumento si riscontra in varie 
                                malattie, tra cui le più frequenti sono: 
                                
                                - asma bronchiale 
                                
 - orticaria 
                                
 - febbre da fieno 
                                
 - allergia ai farmaci 
                                
 - malattie causate da parassiti 
                                
 - scarlattina 
                                
 - corea 
                                
 - polmoniti 
                                
 - malattie del sangue 
                                
 - artrite reumatoide 
                                
 - avvelenamenti 
                                
 - malattie dello stomaco e dell’intestino. 
                                
    
                                
                                
                                  
                                BASOFILI 
                                 
                                Viene evidenziata la percentuale di basofili 
                                nell’intera massa sanguigna.  VALORI 
                                NORMALI: O%-1%, per uomini e donne. 
                                
                                - Una diminuzione dei basofili può 
                                essere dovuta a cure prolungate a base di 
                                preparati contenenti cortisone o progesterone, e 
                                talora si riscontra durante la gravidanza. 
                                
 - Può anche essere il segnale di varie 
                                malattie, tra cui: 
                                
                                - disturbi della tiroide 
                                
 - orticaria 
                                
 - asma 
                                
 - febbre da fieno. 
  
                                 - L’aumento dei basofili, che deve 
                                sempre essere messo in relazione con gli altri 
                                risultati (come del resto ogni singolo 
                                risultato) può essere dovuto a: 
                                
                                - anemia 
                                
 - morbo di Hodgkin 
                                
 - diabete 
                                
 - tubercolosi 
                                
 - leucemia. 
    
                                
                                
                                  
                                LINFOCITI 
                                 
                                Viene evidenziata la percentuale di 
                                linfociti nell’intera massa 
                                sanguigna. VALORI NORMALI: 25%-35%, per 
                                uomini e donne. 
                                
                                - La diminuzione dei linfociti, detta 
                                linfopenia, si riscontra in seguito alle cure a 
                                base di farmaci chemioterapici (contro i tumori) 
                                e cortisone. 
                                
 - Può essere il segnale di varie malattie, tra 
                                cui: 
                                
                                - morbo di Hodgkin 
                                
 - lupus eritematoso 
                                
 - alterazioni dei reni 
                                
 - Aids 
                                
 - scompenso cardiaco. 
  
                                 - L’aumento dei linfociti, detto 
                                linfocitosi, è fisiologico, ossia naturale nei 
                                bambini di età compresa tra i 4 mesi e i 4 anni. 
                                
 - Può essere il segnale di: 
                                
                                - pertosse 
                                
 - mononucleosi infettiva 
                                
 - parotite (orecchioni) 
                                
 - varicella 
                                
 - morbillo 
                                
 - epatite virale 
                                
 - toxoplasmosi 
                                
 - infezioni croniche 
                                
 - sifilide 
                                
 - morbo di Addison 
                                
 - morbo di Crohn. 
  
                                 - La presenza di linfociti atipici, 
                                eventualmente segnalata, può essere dovuta a 
                                varie malattie, tra cui: 
                                
                                - mononucleosi 
                                
 - epatite virale 
                                
 - parotite (orecchioni) 
                                
 - morbillo 
                                
 - cytomegalovirus 
                                
 - polmonite virale 
                                
 - pertosse 
                                
 - brucellosi 
                                
 - toxoplasmosi 
                                
 - sifilide. 
    
                                
                                
                                  
                                MONOCITI 
                                 
                                Viene evidenziata la percentuale di 
                                monociti presente nell’intera massa 
                                sanguigna. VALORI NORMALI: 
                                3%-8%. 
                                
                                - La diminuzione dei monociti non è 
                                significativa dal punto di vista clinico 
                                (medico). 
                                
 - L’aumento dei monociti si riscontra 
                                in varie malattie tra cui: 
                                
                                - leucemia 
                                
 - artrite reumatoide 
                                
 - lupus eritematoso 
                                
 - arterite temporale 
                                
 - tumore dell’ovaio 
                                
 - tumore dello stomaco 
                                
 - tumore della mammella 
                                
 - tubercolosi 
                                
 - sifilide 
                                
 - endocardite batterica 
                                
 - brucellosi 
                                
 - tifo 
                                
 - malaria 
                                
 - candidosi 
                                
 - mononucleosi infettiva 
                                
 - colite ulcerativa cronica. 
                                
    
                                
                                
                                  
                                PROTROMBINA (PT) 
                                 
                                E’ un esame con il quale si stabilisce il 
                                buon funzionamento di uno dei meccanismi della 
                                coagulazione, dovuto all’attività di particolari 
                                proteine dette fattori. 
                                
                                - Sotto questa voce, nel foglio dei risultati 
                                si trovano due sigle.
 RATIO: 
                                rappresenta il rapporto tra la capacità di 
                                coagulare del sangue esaminato e la capacità di 
                                coagulare di un sangue "sano" usato come 
                                riferimento. In pratica, il sangue preso in 
                                esame, o meglio la sua capacità di coagulare, 
                                viene raffrontata con quella di un sangue che 
                                coagula perfettamente: il risultato che si 
                                ottiene nasce da questo rapporto. VALORI 
                                NORMALI: 0,90-1,20. 
                                 - Un valore maggiore indica 
                                un’alterazione del processo di coagulazione del 
                                sangue, causata da una malattia o dall’uso di 
                                medicine ad azione anticoagulante. Un valore 
                                minore non è 
                                significativo.
 I.N.R.: questa sigla ha 
                                lo stesso significato della Ratio, ma viene 
                                sempre aggiunta a quest’ultima perché è un’unità 
                                di misura più universalmente 
                                riconosciuta. VALORI NORMALI: 
                                0,90-1,20, per uomini e donne. 
                                 - Valori inferiori alla norma non sono 
                                significativi dal punto di vista medico. 
                                
 - Valori più alti si riscontrano in 
                                presenza di disturbi del fegato (epatopatie), in 
                                alcune malattie del sangue, e nelle persone 
                                sottoposte a una cura a base di medicine ad 
                                azione anticoagulante. 
  
                                
                                
                                  
                                TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE (PTT) 
                                 
                                E’ un ulteriore esame per valutare la 
                                normalità del processo di coagulazione del 
                                sangue in rapporto a un sangue normale di 
                                riferimento. VALORI NORMALI: 
                                0,80-1,20. 
                                
                                - Una diminuzione rispetto alla norma 
                                non è significativa dal punto di vista clinico. 
                                
 - Un aumento dei valori si riscontrerà 
                                in alcune malattie del sangue, nelle malattie 
                                del fegato, oppure nel corso di una cura a base 
                                di medicine ad azione anticoagulante. 
  
                                
                                
                                  
                                UREA SIERICA (AZOTEMIA) 
                                 
                                L’urea è prodotta dal fegato: è una 
                                sostanza di scarto del metabolismo (cioè 
                                dell’attività delle cellule) che viene eliminata 
                                quasi completamente con le urine. Il 90 per 
                                cento di urea è espulso con le urine e il 10 per 
                                cento viene eliminato con le feci, il sudore e 
                                la saliva. VALORI NORMALI: da 10 a 50 
                                milligrammi per decilitro di sangue. 
                                
                                
                                - Una diminuzione dell’urea rispetto ai 
                                valori normali può essere conseguenza di una 
                                dieta troppo povera di proteine (formaggio, 
                                latte, carne, pesce, uova) e troppo ricca di 
                                carboidrati (pane, pasta, dolciumi), oppure si 
                                riscontra in varie malattie tra cui: 
                                
                                - ipotiroidismo 
                                
 - alterazioni della funzionalità del fegato 
                                
 - ritardo gestazionale (gravidanza oltre il 
                                termine). 
   
                                - Un aumento 
                                rispetto ai valori normali può essere 
                                conseguenza di un digiuno prolungato, oppure si 
                                riscontra in tantissime malattie tra cui: 
                                
                                - insufficienza renale 
                                
 - disidratazione 
                                
 - emorragia 
                                
 - ipertensione 
                                
 - diabete 
                                
 - pielonefrite 
                                
 - arteriosclerosi 
                                
 - calcoli renali 
                                
 - ipertrofia prostatica 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - traumi con schiacciamento 
                                
 - malattie febbrili 
                                
 - malattie infettive 
                                
 - disidratazione 
                                
 - insufficienza cardiaca 
                                
 - epilessia e altre malattie che interessano 
                                il sistema nervoso 
                                centrale.
 
   GLUCOSIO 
                                (GLICEMIA) Il glucosio è la quantità di 
                                zucchero presente nel sangue. I valori normali 
                                della glicemia dipendono dalla quantità di 
                                zucchero immessa nel sangue con gli alimenti e 
                                dalla capacità dell’organismo di 
                                smaltirla. VALORI NORMALI: 60-110 
                                milligrammi per decilitro di sangue. 
                                
                                - Una diminuzione del glucosio rispetto 
                                a valori normali si riscontra nel corso di diete 
                                povere di zuccheri o in seguito a digiuno 
                                prolungato, oppure può essere conseguenza dello 
                                svolgimento di un’attività fisica molto intensa. 
                                
 - Può, inoltre, dipendere dall' assunzione 
                                prolungata di particolari farmaci (salicilati, 
                                antitubercolari), oppure può essere anche il 
                                segnale di varie malattie tra cui: 
                                
                                - alterazioni a carico del fegato 
                                
 - ipotiroiclismo 
                                
 - intolleranza al fruttosio. 
  
                                 - Un aumento del glucosio è sempre il 
                                segnale di diabete mellito, la malattia 
                                caratterizzata dallo scorretto utilizzo degli 
                                zuccheri da parte 
                                dell’organismo.
 
   CREATININA La creatinina è una delle 
                                componenti dell’urina e con l’urina viene 
                                eliminata. Il suo dosaggio rappresenta uno dei 
                                mezzi più attendibili per valutare la 
                                funzionalità dei reni. VALORI NORMALI: 
                                0,60-1,20 milligrammi per decilitro di 
                                sangue. 
                                
                                - La diminuzione della creatinina si riscontra 
                                nelle seguenti eventualità: 
                                
                                - atrofie muscolari 
                                
 - tumore della prostata 
                                
 - gravidanza. 
  
                                 - L’aumento della creatinina rispetto 
                                ai valori normali può essere il segnale di vari 
                                problemi tra cui: 
                                
                                - alterazione dell’attività dei reni 
                                
 - poliartrite 
                                
 - scompenso cardiocircolatorio 
                                
 - ipertiroidismo. 
                                
 
     BILIRUBINA La bilirubina è la sostanza 
                                proveniente dalla distruzione dei globuli rossi, 
                                ciascuno dei quali, dopo centoventi giorni di 
                                vita, viene demolito. All’eliminazione della 
                                bilirubina provvedono il fegato, l’intestino 
                                (una parte viene espulsa con le feci) e i reni 
                                (una parte viene eliminata attraverso l’urina). 
                                
                                - Viene divisa in diretta e indiretta a 
                                seconda che si trovi legata chimicamente ad 
                                altre sostanze presenti nel sangue (in questo 
                                caso è diretta) oppure sia presente in forma 
                                libera, ossia non legata ad altre sostanze 
                                (allora è indiretta). 
                                
 - Durante l’esame viene dosata la bilirubina 
                                totale, la bilirubina diretta e quella 
                                indiretta.
 VALORI NORMALI BILIRUBINA 
                                TOTALE: 0,20-1,20 milligrammi per decilitro 
                                di sangue. VALORI NORMALI 
                                BILIRUBINA DIRETTA: 0-0,2 milligrammi per 
                                decilitro di sangue. VALORI 
                                NORMALI BILIRUBINA INDIRETTA: 0,2-0,8 
                                milligrammi per decilitro di sangue. 
                                 - Valori inferiori rispetto a quelli 
                                normali, che riguardino tutte e tre le voci 
                                relative alla bilirubina, possono essere 
                                conseguenza dell’assunzione di barbiturici 
                                oppure essere il segnale di: 
                                
                                - anemia 
                                
 - tumore 
                                
 - alterazione della funzionalità dei reni. 
                                
  
                                 - L’aumento della bilirubina totale è 
                                il segnale di un’alterazione della funzionalità 
                                del fegato. Può inoltre essere diretta 
                                conseguenza di una cura prolungata a base di 
                                farmaci che alterano la funzionalità del fegato. 
                                Tra questi sono da segnalare: 
                                
                                - tetracicline 
                                
 - estrogeni e progesterone 
                                
 - Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei, 
                                come i preparati a base di acido 
                                acetilsalicilico) 
                                
 - sulfamidici 
                                
 - eritromicina 
                                
 - acido nicotinico 
                                
 - ciclopropano 
                                
 - paracetamolo 
                                
 - benzodiazepine 
                                
 - metildopa 
                                
 - fenacetina 
                                
 - chinidina. 
  
                                 - L’aumento della bilirubina diretta 
                                può essere causato da varie malattie, tra cui: 
                                
                                - alterazioni del flusso biliare 
                                
 - epatite acuta 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - ostruzione delle vie biliari 
                                
 - atresia biliare. 
  
                                 - L’aumento della bilirubina indiretta 
                                può essere dovuto a cure prolungate a base di 
                                farmaci contenenti novobiocina, o da alcune 
                                malattie tra cui: 
                                
                                - anemia 
                                
 - talassemia 
                                
 - porfiria. 
 
     ACIDO URICO 
                                (URICEMIA) L’acido urico è una sostanza di scarto 
                                del metabolismo che viene eliminata in gran 
                                parte dalle urine, e in parte per via 
                                intestinale. Rappresenta un importante indice 
                                per la valutazione della presenza di 
                                arteriosclerosi (formazione di placche nella 
                                parete interna delle arterie). VALORI 
                                NORMALI: 3,4 0-7 milligrammi per decilitro di 
                                sangue. 
                                
                                - Valori inferiori possono essere 
                                conseguenza di una cura a base di medicine 
                                contenenti probenecid, sulfinpirazone, 
                                allopurinolo, salicilati, cortisone, estrogeni, 
                                metildopa, clofibrato. 
                                
 - Può anche essere il segnale di una delle 
                                seguenti malattie: 
                                
                                - alterazione cronica della funzionalità dei 
                                reni 
                                
 - anemia 
                                
 - morbo di Hodgkin 
                                
 - serie alterazioni della funzionalità del 
                                fegato. 
  
                                 - Valori più alti rispetto alla norma 
                                si riscontrano dopo digiuni prolungati e nel 
                                corso di drastiche diete dimagranti, oppure 
                                possono essere in relazione con un regime 
                                alimentare troppo ricco di frattaglie e legumi. 
                                Possono anche essere conseguenza di una cura a 
                                base di farmaci chemioterapici o di raggi X, 
                                oppure possono rappresentare il segnale di vari 
                                problemi organici tra cui: 
                                
                                - gotta 
                                
 - linfomi 
                                
 - iperparatiroidismo 
                                
 - tumori 
                                
 - anemia 
                                
 - morbo di Paget 
                                
 - ascessi 
                                
 - ustioni 
                                
 - psoriasi 
                                
 - gestosi (una malattia seria che può colpire 
                                durante la gravidanza).
 
     
                                ELETTROFORESI 
                                SIEROPROTEICA L’esame consiste nel 
                                dosaggio delle varie proteine presenti nel 
                                sangue: viene valutata sia la quantità totale 
                                sia quella di ogni singola proteina. Le proteine 
                                esaminate sono: prealbumina, albumina, alfa 1 
                                globuline, alfa 2 globuline, beta globuline, 
                                gamma globuline. 
                                
                                - Nel corso di questo esame viene valutato 
                                anche il rapporto esistente nel sangue tra 
                                l’albumina e le gamma globuline. 
  
                                
                                
                                  
                                PROTEINE TOTALI 
                                 
                                VALORI NORMALI: 6-8 grammi per 
                                decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione delle proteine totali 
                                può essere conseguenza di: 
                                
                                - digiuno prolungato 
                                
 - dieta povera di proteine (carente di carne, 
                                uova, formaggio) 
                                
 - vomito 
                                
 - diarrea 
                                
 - problemi digestivi 
                                
 - sindrome da malassorbimento 
                                
 - alterazione della funzionalità del rene 
                                
 - ustioni estese 
                                
 - emorragie 
                                
 - versamenti pleurici 
                                
 - malattie del fegato 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - malattie febbrili 
                                
 - traumi 
                                
 - interventi chirurgici 
                                
 - tumori 
                                
 - scompenso cardiaco. 
  
                                 - L'aumento delle proteine può essere 
                                dovuto a: 
                                
                                - disidratazione 
                                
 - mieloma 
                                
 - morbo di Waldenstrom. 
    
                                
                                
                                  
                                PREALBUMINA 
                                 
                                VALORI NORMALI: 10-40 milligrammi per 
                                decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione della prealbumina può 
                                essere il segnale di: 
                                
                                - malnutrizione 
                                
 - enterite 
                                
 - colite 
                                
 - epatopatia (alterazione della funzionalità 
                                del fegato) 
                                
 - ustioni 
                                
 - ipertiroidismo. 
  
                                 - L’aumento della prealbumina si 
                                riscontra nel morbo di Hodgkin. 
  
                                
                                
                                  
                                ALBUMINA 
                                 
                                VALORI NORMALI: 3,6-4,9 grammi per 
                                decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione dell’albumina rispetto 
                                ai valori totali può essere segnale di: 
                                
                                - digiuno prolungato 
                                
 - dieta povera di proteine (per esempio 
                                carente di carne, uova, formaggio) 
                                
 - vomito 
                                
 - diarrea 
                                
 - problemi digestivi 
                                
 - sindrome da malassorbimento 
                                
 - alterazioni della funzionalità del rene 
                                
 - ustioni estese 
                                
 - emorragie 
                                
 - versamenti pleurici 
                                
 - malattie del fegato 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - malattie febbrili 
                                
 - traumi 
                                
 - interventi chirurgici 
                                
 - tumori 
                                
 - scompenso cardiaco. 
  
                                 - L’aumento dei valori dell’albumina 
                                rispetto ai dati considerati normali si può 
                                riscontrare in caso di molte malattie, come: 
                                
                                - disidratazione dell’organismo (che può 
                                comparire in seguito ad alcuni disturbi come la 
                                diarrea) 
                                
 - diarrea 
                                
 - vomito 
                                
 - eccessiva sudorazione. 
    
                                
                                
                                  
                                ALFA 1 GLOBULINE 
                                 
                                VALORI NORMALI: 0,10-0,41 grammi per 
                                decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione delle alfa i globuline 
                                rispetto ai valori normali può essere segnale 
                                di: 
                                
                                - enfisema polmonare 
                                
 - alterazioni del fegato 
                                
 - alterazioni della funzionalità del rene. 
                                
  
                                 - L’aumento dei valori delle alfa i 
                                globuline può essere dovuto a: 
                                
                                - gravidanza 
                                
 - assunzione di contraccettivi orali 
                                
 - malattie infettive 
                                
 - malattie infiammatorie croniche. 
                                
    
                                
                                
                                  
                                ALFA 2 GLOBULINE 
                                 
                                VALORI NORMALI: 0,45-0,98 grammi 
                                per decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione dei valori alfa 2 
                                globuline può essere dovuta a numerose malattie 
                                acute e croniche, come: 
                                
                                - artrite reumatoide 
                                
 - epatite virale 
                                
 - pancreatite 
                                
 - diabete. 
  
                                 - L’aumento delle alfa 2 globuline può 
                                invece essere in relazione con: 
                                
                                - infezioni batteriche 
                                
 - traumi 
                                
 - interventi chirurgici 
                                
 - alterazione del funzionamento dei reni 
                                
 - alterazioni della funzionalità del fegato 
                                
 - diabete 
                                
 - morbo di Hodgkin 
                                
 - sindrome di Down (chiamata anche mongolismo, 
                                è un’alterazione genetica). 
    
                                
                                
                                  
                                BETA GLOBULINE 
                                 
                                VALORI NORMALI: 0,58 - 1,07 grammi per 
                                decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione delle beta globuline 
                                rispetto ai valori normali può essere causata 
                                da: 
                                
                                - malattie congenite che comportano una 
                                carenza di proteine nel sangue (per esempio la 
                                lipoproteinemia congenita) 
                                
 - alterazioni della funzionalità dello stomaco 
                                o dell’intestino. 
  
                                 - L’aumento delle beta globuline può 
                                invece essere dovuto a: 
                                
                                - gravidanza 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - alterazioni della funzionalità dei reni. 
                                
    
                                
                                
                                  
                                GAMMA GLOBULINE 
                                 
                                VALORI NORMALI: 0,77-1,64 grammi 
                                per decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione delle gamma globuline 
                                rispetto ai valori normali può essere dovuto a: 
                                
                                - malnutrizione 
                                
 - alterazione della funzionalità dei reni 
                                
 - ustioni 
                                
 - cure a base di farmaci immunosoppressori 
                                (impiegati nella cura delle malattie 
                                autoimmuni). 
  
                                 - L’aumento delle gamma globuline può 
                                invece essere in relazione con moltissime 
                                malattie, tra cui: 
                                
                                - epatite cronica 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - infezioni batteriche sia acute sia croniche 
                                
 - malattie causate da parassiti (per esempio 
                                il "verme solitario") 
                                
 - malattie autoimmuni 
                                
 - tumori 
                                
 - assunzione di droghe (tossicodipendenza). 
                                
    
                                
                                
                                  
                                RAPPORTO ALBUMINA/GLOBULINE 
                                 
                                RAPPORTO A/G VALORI NORMALI: 
                                1,20-2,20. 
                                
                                - Valori inferiori rispetto a quelli 
                                normali possono essere il segnale di: 
                                
                                - infezioni croniche 
                                
 - alterazioni della funzionalità dei reni 
                                
 - alterazioni della funzionalità epatica. 
                                
  
                                 - Valori superiori rispetto a quelli 
                                normali si riscontrano invece in caso di: 
                                
                                - deficit congenito o acquisito degli 
                                anticorpi 
                                
 - linfomi 
                                
 - leucemia. 
 
     COLESTEROLO 
                                TOTALE Il colesterolo è un grasso presente nel 
                                sangue, sintetizzato (cioè prodotto) dal fegato, 
                                dalla corteccia surrenale, dalla cute, 
                                dall’intestino, dalle ovaie e dai testicoli e 
                                dall’aorta nella misura di 1 grammo al giorno, 
                                mentre nell’organismo ne vengono introdotti, 
                                attraverso la dieta, tra i 300 e i 600 grammi al 
                                giorno. 
                                
                                - Viene suddiviso in Hdl (colesterolo buono) e 
                                Ldl (colesterolo cattivo). Nel corso dell’esame 
                                viene valutata sia la quantità di colesterolo 
                                totale sia la quantità dell’Hdl e 
                                dell’Ldl.
 VALORI NORMALI DEL COLESTEROLO 
                                TOTALE: 140-220 milligrammi per decilitro di 
                                sangue. 
                                 - Valori inferiori si riscontrano in 
                                seguito a una dieta troppo povera e restrittiva 
                                oppure in caso di: 
                                
                                - ipertiroidismo 
                                
 - alterazione della funzionalità del fegato 
                                
 - anemia 
                                
 - serie infezioni 
                                
 - morbo di Addison 
                                
 - broncopneumopatia cronica ostruttiva. 
                                
  
                                 - L’aumento di colesterolo totale può 
                                essere dovuto all’incapacità dell’organismo di 
                                eliminare le sostanze grasse introdotte 
                                attraverso l’alimentazione in quantità 
                                esagerate. 
                                
 - Può inoltre essere causato da: 
                                
                                - alterazioni della funzionalità del fegato 
                                
 - diabete 
                                
 - pancreatite 
                                
 - porfiria.
 
     
                                COLESTEROLO 
                                HDL Viene 
                                definito anche colesterolo buono, poiché la sua 
                                presenza ostacola la comparsa di arteriosclerosi 
                                (formazione di placche nelle arterie). 
                                 VALORI NORMALI: 35-95 milligrammi per 
                                decilitro di sangue. 
                                
                                - Valori inferiori rispetto a quelli 
                                normali rappresentano in primo luogo un indice 
                                di rischio per l’arteriosclerosi. 
                                
 - Possono inoltre essere il segnale di: 
                                
                                - cirrosi epatica 
                                
 - diabete 
                                
 - dieta scorretta e carente di nutrienti 
                                
 - alterazioni della funzionalità del fegato 
                                
 - infezioni serie. 
  
                                 - Un aumento dell’Hdl è un ottimo 
                                segno: il colesterolo "buono" protegge dal 
                                rischio di arteriosclerosi e quindi di infarto 
                                (oltre il valore di 55 milligrammi per decilitro 
                                di sangue i rischi sono molto 
                                bassi).
 
   
                                COLESTEROLO LDL E' il 
                                cosiddetto colesterolo "cattivo" la cui presenza 
                                costituisce un indice di rischio per 
                                l’arteriosclerosi e, l’infarto. VALORI 
                                NORMALI: 70-180 milligrammi per decilitro di 
                                sangue. 
                                
                                - Una diminuzione rispetto ai valori 
                                normali rappresenta un segno positivo, perché 
                                significa che il rischio di arteriosclerosi è 
                                molto basso. 
                                
 - Un aumento rispetto ai valori normali 
                                esprime un alto rischio di andare incontro 
                                all’arteriosclerosi.
 
   TRIGLICERIDI Sono gli altri tipi di 
                                grassi presenti nel sangue. A differenza del 
                                colesterolo possono essere introdotti solo 
                                attraverso gli alimenti poiché non vengono 
                                prodotti dall’organismo. VALORI NORMALI: 
                                40-172 milligrammi per decilitro di 
                                sangue. 
                                
                                - La diminuzione dei trigliceridi 
                                rispetto ai valori normali può essere dovuta a: 
                                
                                - malnutrizione 
                                
 - malassorbimento 
                                
 - serie alterazioni del fegato 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - iperparatiroidismo. 
  
                                 - L’aumento dei trigliceridi può essere 
                                in relazione con un eccessivo consumo di bevande 
                                alcoliche, oppure con una dieta troppo ricca di 
                                zuccheri e grassi. Il dato, di frequente, è la 
                                spia di disordini nel regime alimentare. 
                                
 - Può anche essere la conseguenza di una cura 
                                farmacologica a base di preparati contenenti 
                                beta bloccanti, idroclorotiazide, estrogeni. 
                                
 - Può inoltre essere il segnale di varie 
                                malattie, tra cui: 
                                
                                - diabete 
                                
 - alterazioni della funzionalità dei reni 
                                
 - pancreatite acuta 
                                
 - epatite virale 
                                
 - ostruzione biliare 
                                
 - ipotiroidismo.
 
     FERRO Il ferro è la sostanza che 
                                consente la produzione dell’emoglobina contenuta 
                                nel sangue, da cui dipendono la respirazione e 
                                il nutrimento di tutte le cellule 
                                dell’organismo. 
                                
                                - Se non ci sono problemi, in una persona 
                                adulta il ferro è presente nell’organismo in una 
                                quantità che varia tra i 3 e i 5 grammi, 
                                distribuita sotto forma di:
 
                                
                                - ferro emoglobinico (65 per cento) 
                                
 - ferro mioglobinico (3,5 per cento) 
                                
 - ferro di deposito, cioè ferritina ed 
                                emosiderina (27 per cento) 
                                
 - ferro (di trasporto, detto transferrina 
                                (0,1 per cento) 
                                
 - ferro tessutale (0,2 per cento). 
                                
   VALORI NORMALI: 59-158 
                                microgrammi per decilitro di sangue. 
                                 - Una diminuzione della quantità totale 
                                di ferro si riscontra quasi sempre durante lo 
                                stato di gravidanza (specialmente dal sesto mese 
                                in avanti) a causa di un aumentato fabbisogno. 
                                
 - Può essere, inoltre, conseguenza di una 
                                resezione gastrica (asportazione chirurgica 
                                dello stomaco), oppure può essere il segnale di 
                                varie malattie, tra cui: 
                                
                                - anemia sideropenica (carente di ferro) 
                                
 - diarrea cronica 
                                
 - emorragie 
                                
 - tubercolosi 
                                
 - endocardite batterica 
                                
 - ascesso polmonare 
                                
 - morbo di Crohn 
                                
 - tumori 
                                
 - carenza di vitamine C e B6. 
  
                                 - Un aumento del ferro rispetto ai 
                                valori normali può essere in relazione con una 
                                cura a base di preparati contenenti ferro, 
                                oppure potrebbe essere il segnale di: 
                                
                                - malattie del sangue 
                                
 - talassemia 
                                
 - anemia perniciosa 
                                
 - anemia sideroblastica 
                                
 - emocromatosi 
                                
 - alcolismo 
                                
 - epatite acuta 
                                
 - cirrosi 
                                
 - insufficienza pancreatica.
 
     TRANSFERRINA La transferrina è la 
                                proteina che ha la funzione di trasportare il 
                                ferro. E’ presente nel sangue sia in forma 
                                libera, sia legata ad altre molecole di 
                                ferro. VALORI NORMALI: 200-380 
                                milligrammi per millilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione della transferrina 
                                rispetto ai valori normali può essere in 
                                relazione con una carenza di proteine, e si 
                                riscontra nei neonati e negli anziani. 
                                
 - L’aumento della transferrina rispetto 
                                ai valori normali si riscontra in gravidanza, 
                                oppure può essere la conseguenza dell’assunzione 
                                di contraccettivi orali (estroprogestinici). 
                                
 - Può inoltre essere il segnale di un’anemia 
                                ferrocarenziale (mancanza di 
                                ferro).
 
   PROTEINA C REATTIVA 
                                (PRC) La proteina C reattiva è una sostanza che 
                                si trova nel sangue di persone colpite da 
                                malattie infiammatorie. Rappresenta, come la 
                                Ves, un indice di infezione acuta. 
                                
                                - Dosarla più volte nel corso di malattie 
                                reumatiche, di broncopolmoniti o di altre 
                                malattie infiammatorie è molto importante, 
                                perché la sua eventuale diminuzione conferma che 
                                la cura intrapresa determina gli effetti 
                                curativi sperati.
 VALORI NORMALI: 
                                assente. 
                                 - Se a fianco della voce PRC c’è il termine 
                                "positivo", significa che la proteina C reattiva 
                                è presente nel sangue. Questo dato si riscontra 
                                in tutti i casi di: 
                                
                                - infezioni batteriche 
                                
 - infezioni virali 
                                
 - infarto del miocardio (infarto del cuore) 
                                
 - ustioni 
                                
 - reazioni di rigetto in seguito a trapianto 
                                del rene. 
  
                                 - La proteina C reattiva risulta positiva nel 
                                90 per cento dei casi di: 
                                
                                - artrite reumatoide 
                                
 - infezione batterica acuta 
                                
 - febbre reumatica 
                                
 - epatite virale 
                                
 - pancreatite acuta. 
  
                                 - E’ invece positiva nel 60 per cento dei casi 
                                di: 
                                
                                - tubercolosi in fase acuta 
                                
 - gotta 
                                
 - tumori maligni 
                                
 - peritoniti 
                                
 - cirrosi. 
  
                                 - Risulta positiva nel 30-40 per cento dei 
                                casi di: 
                                
                                - sindrome di Guillan-Barré 
                                
 - scarlattina e varicella 
                                
 - sclerosi multipla 
                                
 - convalescenza post-operatoria 
                                
 - utilizzo di dispositivi intrauterini 
                                (spirale).
 
     
                                CREATINFOSFOCHINASI 
                                (CPK) La creatinfosfochinasi è un enzima 
                                presente in alte concentrazioni in tutti i 
                                muscoli, compreso quello cardiaco (cuore), nelle 
                                ossa e, in misura minore, nel tessuto cerebrale. 
                                
                                
                                - Il suo compito è di garantire il buon 
                                funzionamento delle cellule.
 VALORI 
                                NORMALI: 23-190 unità per litro di 
                                sangue. 
                                 - Una diminuzione rispetto ai valori 
                                normali non è significativa. 
 
                                - Un aumento 
                                del valore normale si riscontra in varie 
                                malattie, tra cui: 
                                
                                - distrofia muscolare 
                                
 - infarto del miocardio (cuore) 
                                
 - cardiopatie 
                                
 - angina pectoris 
                                
 - miocardite 
                                
 - alcolismo 
                                
 - embolia polmonare 
                                
 - edema polmonare 
                                
 - ipotiroidismo 
                                
 - infarto cerebrale 
                                
 - malattie infettive 
                                
 - febbre.
 
   PSEUDOCOLINESTERASI La pseudocolinesterasi è un 
                                enzima prodotto dal fegato. Costituisce un 
                                indice per valutare l’attività 
                                epatica, VALORI NORMALI: 3000-9000 
                                unità per litro di sangue. 
                                
                                - Una sua diminuzione può essere 
                                conseguenza di un trattamento a base di 
                                succinicolina, oppure può essere il segnale di 
                                varie malattie tra cui: 
                                
                                - epatite virale 
                                
 - necrosi epatica 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - ascessi 
                                
 - infezioni acute 
                                
 - anemia 
                                
 - infarto del miocardio (cuore). 
  
                                 - Un aumento rispetto ai valori normali 
                                può essere in relazione con un forte sovrappeso, 
                                oppure potrebbe essere il segnale di: 
                                
  TRANSAMIASI Le transaminasi sono enzimi 
                                presenti nel sangue in due diverse forme 
                                denominate GOT (oppure AST) e GPT (oppure ALT). 
                                Costituiscono principalmente un indice per 
                                valutare la presenza di alterazioni della 
                                funzionalità del fegato GOT (OPPURE 
                                AST) VALORI NORMALI: 10-45 unità per litro 
                                di sangue (maschi); 5-30 unità per litro di 
                                sangue (femmine). GPT (OPPURE 
                                ALT) VALORI NORMALI: 10-40 unità per litro 
                                di sangue (maschi); 5-35 unità per litro di 
                                sangue (femmine). 
                                
                                - Una diminuzione dei due enzimi 
                                rispetto ai valori normali si riscontra in 
                                gravidanza. 
                                
 - Può però anche essere il segnale di: 
                                
                                - seria alterazione delle cellule del fegato 
                                
 - complicazioni del diabete (chetoacidosi 
                                diabetica). 
  
                                 - Un aumento dei due enzimi rispetto ai 
                                valori normali è possibile nel periodo 
                                successivo a un intervento chirurgico. 
                                
 - Può inoltre essere in relazione con il 
                                sovrappeso oppure essere la conseguenza 
                                dell’assunzione di preparati a base di 
                                isoniazide, rifampicina, antiMao, metilDopa. 
                                
 - Si rileva anche in varie malattie tra cui: 
                                
                                - infezioni del cuore (miocarditi) 
                                
 - insufficienza cardiaca 
                                
 - aritmie 
                                
 - epatite virale 
                                
 - cytomegalovirus 
                                
 - mononucleosi infettiva 
                                
 - alcolismo 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - malattia di Wilson 
                                
 - distrofia muscolare 
                                
 - traumi 
                                
 - lupus eritematoso 
                                
 - anemia emolitica 
                                
 - leucemia 
                                
 - pancreatite. 
                                
 
     RAPPORTO GOT/GPT (OPPURE 
                                AST/ALT)  Questo dato esprime la proporzione in 
                                cui si trovano i due enzimi. VALORI 
                                NORMALI: 0,7-1,4. 
                                
                                - Una diminuzione rispetto ai valori 
                                normali si riscontra nell’epatite virale. 
                                
 - Un aumento rispetto ai valori normali 
                                può essere conseguenza di: 
                                
                                - intossicazione da farmaci 
                                
 - alcolismo 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - tumore del fegato 
                                
 - epatite cronica.
 
     
                                AMILASI L’amilasi 
                                è un enzima prodotto da: pancreas, ghiandole 
                                salivari, fegato, intestino tenue, reni, ovaio. 
                                Viene eliminato principalmente con le urine ed è 
                                un indice per la valutazione della funzionalità 
                                del pancreas. VALORI NORMALI: 35-115 
                                unità per litro di sangue. 
                                
                                - Una diminuzione rispetto ai valori 
                                normali non è significativa. 
                                
 - Un aumento dell’amilasi rispetto ai 
                                valori normali si riscontra in seguito a 
                                interventi chirurgici al viso. Può essere 
                                conseguenza dell’ assunzione di preparati a base 
                                di cortisone, morfina, codeina. 
                                
 - Si rileva inoltre in caso di: 
                                
                                - pancreatiti acute 
                                
 - ascesso al pancreas 
                                
 - traumi al pancreas 
                                
 - parotite (orecchioni) 
                                
 - colecistite 
                                
 - ulcera gastroduodenale perforata 
                                
 - insufficienza renale 
                                
 - trapianto di rene 
                                
 - ustioni 
                                
 - occlusione intestinale 
                                
 - tumore al polmone 
                                
 - tumore all’esofago 
                                
 - tumore all’ovaio 
                                
 - traumi cranici 
                                
 - alcolismo 
                                
 - gravidanza 
                                extrauterina.
 
     GAMMA GT (GAMMA-GLUTAMILTRANSPEPTIDASI)Si tratta 
                                di un enzima contenuto nel fegato, nel rene e 
                                nel pancreas. Il suo dosaggio costituisce un 
                                indice per la valutazione della funzionalità del 
                                fegato.  VALORI NORMALI: 6-28 unità per 
                                litro di sangue (maschi); 4-18 unità per litro 
                                di sangue (femmine). 
                                
                                - Una diminuzione del gamma GT rispetto 
                                ai valori normali non è significativa. 
                                
 - Un aumento si riscontra in seguito 
                                all’assunzione medicine contenenti fenobarbital. 
                                
 
                                - Si rileva inoltre 
                                in caso di: 
                                
                                - epatopatie 
                                
 - alcolismo 
                                
 - alterazioni a carico delle vie biliari 
                                
 - pancreatiti acute e croniche 
                                
 - tumori del fegato 
                                
 - tumori del rene 
                                
 - alterazioni del rene dovute al diabete. 
                                
 
   
                                FOSFATASI ALCALINA (AIPH) 
                                 La fosfatasi 
                                alcalina è un enzima prodotto da: ossa, fegato, 
                                intestino, placenta, rene, ghiandole salivari, 
                                mammella. VALORI NORMALI: 50-190 unità 
                                per litro di sangue. 
                                
                                - Una diminuzione rispetto ai valori 
                                normali si rileva in caso di: 
                                
                                - scorbuto 
                                
 - anemie serie 
                                
 - ipotiroidismo. 
  
                                 - Un aumento della fosfatasi alcalina 
                                può essere conseguenza dell’assunzione di 
                                medicine contenenti testosterone, alfametilDopa, 
                                metimazolo, eritromicina, sulfamidici, alotano. 
                                
 - Si rileva inoltre in svariate malattie, tra 
                                cui: 
                                
                                - cirrosi biliare 
                                
 - atresia delle vie biliari 
                                
 - osteite deformante 
                                
 - iperparatiroidismo 
                                
 - rachitismo 
                                
 - morbo di Paget 
                                
 - morbo di Cushing. 
                                
 - alcolismo 
                                
 - epatite virale 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - mononucleosi infettiva 
                                
 - fratture ossee 
                                
 - intossicazione da vitamina D. 
                                
 
     
                                FOSFATASI ACIDA 
                                PROSTATICA  (SOLO PER GLI UOMINI) E’ un 
                                enzima secreto dalle cellule ghiandolari della 
                                prostata ed è presente nel liquido seminale. 
                                
                                - Viene considerata un indice per valutare 
                                l’eventuale presenza di un problema a carico 
                                della prostata (è la ghiandola maschile situata 
                                in prossimità della vescica).
 VALORI 
                                NORMALI: fino a 0,6 unità per litro di 
                                sangue. 
                                 - Una diminuzione della fosfatasi acida 
                                prostatica non è significativa. 
                                
 - Un aumento della fosfatasi acida 
                                prostatica può essere segnale di: 
                                
                                - adenoma della prostata 
                                
 - prostatite 
                                
 - tumore della prostata 
                                
 - infarto prostatico 
                                
 - ritenzione urinaria 
                                
 - tumore della vescica. 
 
     SODIO  Il sodio è un sale normalmente 
                                presente nell’organismo: il 40 per cento di esso 
                                è contenuto nel tessuto osseo, mentre la 
                                restante percentuale si trova nei 
                                liquidi. VALORI NORMALI: 135-145 
                                milliequivalenti (si tratta di una particolare 
                                unità di misura) per litro di sangue. 
                                
                                
                                - La diminuzione del sodio rispetto ai 
                                valori normali può essere conseguenza di una 
                                dieta povera di sale e di proteine, oppure può 
                                essere in relazione con un consumo smodato di 
                                birra. 
                                
 - Può inoltre essere il segnale di: 
                                
                                - iperglicemia 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - alterazioni della funzionalità del rene 
                                
 - assunzione di diuretici 
                                
 - malattie caratterizzate da vomito e diarrea 
                                
 - peritonite 
                                
 - pancreatite. 
   
                                - Un aumento 
                                del sodio rispetto ai valori normali si 
                                riscontra invece in caso di: 
                                
                                - diabete insipido 
                                
 - insufficienza renale cronica 
                                
 - cachessia dell’età avanzata 
                                
 - malattie endocrine 
                                
 - confusione mentale 
                                
 - febbre alta. 
 
   
                                POTASSIO  Il 
                                potassio è un sale contenuto principalmente nei 
                                muscoli volontari (sono quelli che compiono i 
                                movimenti guidati dalla volontà), nel sangue, 
                                nello scheletro e nel cervello. 
                                
                                - Una significativa diminuzione del 
                                potassio rispetto ai valori normali (inferiore a 
                                2 millequivalenti per litro di sangue) deve 
                                essere considerata una situazione di emergenza 
                                poiché può determinare la comparsa di serie 
                                alterazioni del battito del cuore. 
                                
 - Va, dunque, sottoposta prontamente 
                                all’attenzione del medico, il quale dovrà 
                                provvedere alla somministrazione, per via 
                                endovenosa, di una soluzione fisiologica o 
                                glucosata (contenente zucchero).
 VALORI 
                                NORMALI: 3,50-5,30 milliequivalenti per litro 
                                di sangue. 
                                 - La diminuzione rispetto ai valori 
                                normali può essere conseguenza di una ridotta 
                                introduzione del potassio con gli alimenti (come 
                                accade in caso di anoressia mentale o di diete 
                                carenti di vegetali). 
                                
 - Si riscontra inoltre in caso di: 
                                
                                - tireotossicosi 
                                
 - avvelenamento da bario 
                                
 - assunzione di insulina per iniezioni 
                                
 - leucemia. 
  
                                 - L’aumento del potassio si riscontra 
                                in seguito all’assunzione di preparati 
                                sostitutivi del comune sale da cucina, oppure 
                                può essere in relazione con una cura prolungata 
                                a base di penicillina. 
                                
 - Può anche essere conseguenza di una 
                                trasfusione di sangue o di una chemioterapia. 
                                
 - Si riscontra, inoltre, in caso di: 
                                
                                - insufficienza renale acuta e cronica 
                                
 - pielonefrite 
                                
 - malattie caratterizzate da febbre e vomito 
                                
 - morbo di Addison 
                                
 - leucocitosi 
                                
 - trombocitosi.
 
     
                                CALCIO Il calcio contenuto nel 
                                sangue rappresenta circa l’1 per cento della 
                                quantità totale di calcio presente 
                                nell’organismo. Il 99 per cento del calcio è 
                                distribuito nel tessuto osseo. VALORI 
                                NORMALI: 8,50-10,50 milligrammi per decilitro 
                                di sangue. 
                                
                                - La diminuzione del calcio rispetto ai 
                                valori normali può essere diretta conseguenza 
                                dell’assunzione medicine anticonvulsivanti 
                                (barbiturici, idantoinici). 
                                
 - Può inoltre essere il segnale di: 
                                
                                - ipoparatiroidismo 
                                
 - rachitismo 
                                
 - osteomalacia 
                                
 - pancreatite 
                                
 - cirrosi epatica 
                                
 - insufficienza renale cronica 
                                
 - carenza di magnesio 
                                
 - tumore della prostata. 
  
                                 - L’aumento del calcio rispetto ai 
                                valori normali si riscontra in caso di: 
                                
                                - iperparatiroidismo 
                                
 - tumori ossei 
                                
 - immobilizzazione prolungata 
                                
 - intossicazioni da vitamina D 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - morbo di 
                                Paget.
 
     FOSFORO 
                                INORGANICO Il fosforo è contenuto per 
                                l’80 per cento nelle ossa e per la restante 
                                quantità nei muscoli e nei liquidi organici. Per 
                                motivi ignoti, il suo aumento nel sangue 
                                determina automaticamente una riduzione del 
                                calcio. VALORI NORMALI: 2,50-4,80 
                                milligrammi per decilitro di sangue. 
                                
                                - La diminuzione del fosforo rispetto 
                                ai valori normali può essere dovuta a: 
                                
                                - eccessiva presenza di insulina 
                                nell’organismo 
                                
 - carenza di vitamina D 
                                
 - rachitismo 
                                
 - morbo di Wilson 
                                
 - galattosemia 
                                
 - malassorbimento intestinale 
                                
 - assunzione prolungata di idrossido di 
                                alluminio. 
  
                                 - L’aumento del fosforo si riscontra 
                                invece in molti altri casi, per esempio: 
                                
                                - ipoparatiroidismo 
                                
 - eccessiva introduzione di vitamina D 
                                
 - insufficienza renale cronica 
                                
 - morbo di Addison 
                                
 - ipertiroidismo 
                                
 - carenza di magnesio 
                                
 - morbo di Paget 
                                
 - ustioni serie.
 
     
                                VELOCITA’ DI ERITROSEDIMENTAZIONE 
                                (VES) Questo 
                                esame serve a indicare la velocità con cui i 
                                globuli rossi sedimentano, cioè si depositano 
                                nel fondo della provetta dividendosi dal sangue 
                                in cui sono sospesi. 
                                
                                - La misurazione della Ves costituisce un 
                                indice per valutare la presenza di infezioni o 
                                tumori. Il risultato che si ottiene deve 
                                comunque essere interpretato alla luce del 
                                particolare contesto clinico, ossia in base al 
                                singolo caso.
 VALORI NORMALI: 0-10 
                                millimetri all’ora (maschio); 15 millimetri 
                                all'ora (femmine). 
                                 - La diminuzione della Ves rispetto ai 
                                valori normali si riscontra in caso di: 
                                
                                - shock anafilattico 
                                
 - anemia seria 
                                
 - cachessia 
                                
 - serie alterazioni a carico del fegato 
                                
 - assunzione eccessiva di farmaci 
                                anticoagulanti. 
  
                                 - L’aumento della velocità di 
                                eritrosedimentazione può essere la spia di tutta 
                                una serie di malattie, banali oppure severe. 
                                Nella valutazione è molto importante tenere 
                                conto anche del grado di aumento rispetto ai 
                                valori normali. 
                                
 - Valori superiori ai 90-100 millimetri 
                                all’ora possono essere il segnale di: 
                                
                                - leucemia 
                                
 - linfomi 
                                
 - tumore della mammella 
                                
 - tumore del polmone 
                                
 - lupus eritematoso 
                                
 - endocardite (infezione del cuore) 
                                
 - encefalite 
                                
 - polmonite 
                                
 - artrite 
                                
 - pielonefrite 
                                
 - ascessi. 
  
                                 - Valori superiori, compresi tra i 50 e i 90 
                                millimetri all’ora, possono essere il segnale 
                                di: 
                                
                                - tumore (soprattutto del fegato) 
                                
 - linfoma 
                                
 - febbre reumatica 
                                
 - artrite reumatoide 
                                
 - tubercolosi 
                                
 - epatite virale 
                                
 - mononucleosi infettiva 
                                
 - morbo di Crolin. 
  
                                 - Valori superiori, compresi tra i 20 e 50 
                                millimetri all’ora si riscontrano nei casi di: 
                                
                                - anemia 
                                
 - artrosi 
                                
 - gotta 
                                
 - colecistite 
                                
 - malaria 
                                
 - pertosse 
                                
 - toxoplasmosi 
                                
 - citomegalovirus 
                                
 - cirrosi 
                                
 - colite ulcerosa.
 
     
                                TITOLO 
                                ANTISTREPTOLISINICO  (TAS 
                                OPPURE ASLO)Il 
                                titolo antistreptolisinico, noto sotto il nome 
                                di Tas, consiste nel dosaggio 
                                dell’antistreptolisina, un anticorpo che si 
                                forma nel sangue quando l’organismo viene 
                                aggredito dallo streptococco beta emolitico del 
                                gruppo A. 
                                
                                - In pratica, la produzione di 
                                antistreptolisina costituisce la risposta 
                                immunitaria allo streptococco beta emolitico di 
                                gruppo A, responsabile di una serie di infezioni 
                                tra cui le comuni tonsilliti. 
                                
 - Un titolo elevato non è automaticamente 
                                indice di infezione in atto o recente: può 
                                essere considerato tale solo se risulta ancora 
                                alto in un secondo esame ripetuto 2-3 settimane 
                                dopo il primo. 
                                
 - Contrariamente a quanto in genere si crede, 
                                titoli alti non segnalano la malattia reumatica, 
                                però dimostrano che il rischio di contrarla è 
                                alto. 
                                
 - Le cure a base di penicillina, che devono 
                                essere effettuate in caso di infezione da 
                                streptococco, non portano a una normalizzazione 
                                del titolo che, una volta innalzatosi, rimane 
                                elevato per sempre.
 VALORI NORMALI: 
                                minore di 200. 
                                 - Un aumento compreso tra 500 e 5000 si 
                                riscontra in caso di: 
                                
                                - febbre reumatica 
                                
 - alterazioni del rene dovute a un’infezione 
                                da streptococco. 
  
                                 - Un aumento modesto, ossia compreso 
                                tra 200 e 500 si riscontra in caso di: 
                                
                                - scarlattina 
                                
 - tonsilliti da streptococco 
                                
 - faringiti da streptococco 
                                
 - eritema nodoso 
                                
 - piodermiti.
 
     HBSAG E’ 
                                l’esame con cui si ricerca il virus dell’epatite 
                                B. In genere, il virus si trova nel sangue per i 
                                2-5 mesi successivi all’infezione, dopodiché 
                                scompare. 
                                
                                - Se persiste per oltre 6 mesi dalla comparsa 
                                dell’epatite, segnala lo stato di portatore 
                                cronico di epatite B (la persona può trasmettere 
                                la malattia senza essere ammalata).
 VALORE 
                                NORMALE: negativo 
                                 - Se il risultato è positivo significa che il 
                                virus è presente nel 
                                sangue.
 
   HCV 
                                AB E’ l’esame attraverso cui si ricerca il 
                                virus responsabile dell’epatite C. VALORE 
                                NORMALE: negativo. 
                                
                                - Un risultato positivo segnala che il virus è 
                                presente nell’organismo. Indica che l’epatite di 
                                tipo C è stata contratta in epoca precedente; 
                                oppure è in atto. In quest’ultimo caso, le 
                                transaminasi risultano 
                                aumentate.
 
   HAV 
                                IGG-IGM E’ 
                                l’esame attraverso cui si ricercano nel sangue 
                                gli anticorpi, detti IgM e IgG, contro il virus 
                                responsabile dell’epatite A. VALORE 
                                NORMALE: negativo. 
                                
                                - Se l'IgG è positivo significa che 
                                l’organismo è venuto semplicemente a contatto 
                                con il virus dell’epatite A. 
                                
 - Se le IgM sono positive vuol dire che 
                                l’epatite di tipo A è in atto. 
                                
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